Camogli e’ un grazioso borgo marinaro affacciato sul Golfo del Paradiso lungo la Riviera Ligure di Levante.

Incerta e affascinante l’etimologia del nome: l’interpretazione più suggestiva lo vuole derivato dal dialetto “ca’-mugge” letteralmente “la casa delle mogli” poiché il borgo era abitato soprattutto da donne e mogli che per gran parte dell’anno attendevano a casa i mariti di ritorno dai loro viaggi via mare.

Appena arrivati in paese si viene accolti dal meraviglioso lungomare scandito da alte case dipinte con tonalità vivaci di arancio, giallo, rosso e verde in modo da essere riconosciute anche al largo dai marinai di ritorno a casa dopo la pesca.

Caratteristica di questa zona così come di un po’ tutta la Liguria sono le tipiche facciate atrompe l’oeil raffiguranti finestre e persiane ma anche particolari architettonici come cornicioni e balconi, secondo una tradizione riconducibile alla proverbiale parsimonia ligure: la presenza di un numero minore di finestre e decori reali consentiva infatti di risparmiare sulle imposte.

Al centro del borgo, affacciata sul porticciolo, si erge la Basilica Minore di Santa Maria Assunta, edificata nel XII secolo con facciata neoclassica e interno riccamente decorato in stile barocco. Caratteristico il sagrato a risseu, una sorta di mosaico tipicamente ligure realizzato con piccoli ciottoli levigati di mare o di fiume.

Proprio accanto alla chiesa si trova il Castello della Dragonara, eretto a picco sul mare in epoca medioevale per proteggere il borgo e l’intera costa dagli assalti dei corsari, tra cui il temuto pirata turco Dragut.

Una passeggiata lungo il molo sino al Faro permette di ammirare Camogli in tutta la sua bellezza: il paese sembra quasi un piccolo presepe di case che dal porticciolo si arrampicano lungo la collina.

Camogli è anche la città dell’amore: da alcuni anni una rete tessuta dai pescatori e posta lungo la Via al Molo, al centro del Porticciolo, accoglie cuori personalizzati appesi dagli innamorati per sancire dinanzi al mare le proprie promesse d’amore.

Gli amanti del trekking possono percorrere molti dei sentieri panoramici che da Camogli conducono alle frazioni vicine. Salendo una scalinata appena poco fuori dal centro si raggiunge l’abitato di San Rocco per poi proseguire verso Porto Pidocchio, minuscolo porticciolo presso Punta Chiappa, suggestiva lingua di pietra protesa sul mare.

A metà sentiero si incontra la splendida chiesa romanica del XII secolo di San Nicolò di Capodimonte. Per chi ama le immersioni è imperdibile la visita della Grotta dei Gamberi a Punta Chiappa, il cui nome deriva dalla presenza di moltissimi e piccolissimi gamberi che ne ricoprono completamente le pareti.Nella grotta si possono scorgere anche piccole aragoste, granchi e coralli. Sempre da San Rocco, dopo un’ora e mezzo di cammino percorrendo il sentiero denominato “delle Pietre Strette” attraverso il Monte di Portofino, si raggiunge il caratteristico borgo sorto attorno al monumentale complesso dell’Abbazia di San Fruttuoso, monastero benedettino dell’anno mille immerso in uno scenario unico, tra boschi e mare.

E dopo tanto cammino perché non assaggiare la buonissima focaccia genovese del Panificio Revello di Camogli?

Un’altra deliziosa invenzione di Revello sono i camogliesi, dolcetti tipici alla crema (rhum, caffè, amaretto, gianduia) o mandorlati.

Immancabile l’aperitivo in uno dei locali del lungomare, magari aspettando il tramonto quando il cielo si tinge di colori meravigliosi e il sole si tuffa nel mare.

A CAMOGLI CON QUESTO LOOK

Romina Condemi

Romina, ligure da sempre, ama tutto ciò che è legato al territorio, alla sua storia e tradizione.Insegnante, laureata in Conservazione dei Beni Culturali e specializzata in Storia dell’Arte Contemporanea, utilizza i social per promuovere l’arte e il patrimonio storico artistico ma anche per valorizzare le bellezze paesaggistiche e i piaceri della tavola. La potete facilmente incontrare di fronte al mare mentre fotografa uno dei suoi “piatti con vista”

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