AI CONFINI TRA ROMAGNA E MARCHE ALLA SCOPERTA DI BORGHI MEDIEVALI E BUON CIBO

Le colline del centro Italia sono ormai più che note al mondo da quando anche Hollywood ha incominciato a ‘promuoverle’ con film perlopiù romantici ambientati in Toscana tra vigneti e borghetti suggestivi.

Le splendide colline – Montecerignone

I colli tra Romagna e Marche sono sicuramente meno famosi ma altrettanto suggestivi e ricchi di storia, cultura, buon cibo. Noi abbiamo visitato alcuni di questi luoghi e oggi vi raccontiamo di Montecerignone. E’ il primo di alcuni borghi che vi racconteremo. Ne amerete la suggestiva storia del passato e più recente, intrisa di misteri e curiosità. Buona Lettura. Claudia Gatti
Vista del Borgo

Se si cerca su Google Montecerignone non si trovano tantissime informazioni. Effettivamente si tratta di un piccolissimo borgo medievale che sorge su un costone di tufo nell’alta Val Conca in territorio marchigiano al confine con la Romagna. Erge su un colle ad oltre 500 slm e girando per il paese si possono trovare diversi punti panoramici che offrono scorci favolosi e infiniti che vanno dagli inizi degli Appennini al mare.

La Rocca

Il borgo merita una visita per i piccoli vicoli lastricati che conducono in salita fino all’Antica Rocca eretta nel XII secolo dai primi conti del Montefeltro e rifatta da Francesco di Giorgio Martini tre secoli dopo. Il castello si trova in ottimo stato di conservazione è visitabile e ospita oggi la sede comunale.

Entrata al Borgo

Anche se il paese è davvero piccolo sono presenti due chiese davvero degne di nota La Chiesa di Santa Caterina edificata dai Cavalieri di Malta e la Chiesa di Santa Maria del Soccorso con all’interno opere medievali di grande pregio.

Bottega del liutaio

Le stradine del borgo

Alcune curiosità : salendo fino in cima alla Rocca si troverà un giardino pensile molto interessante che poi scende tutt’attorno alle mura. Il giardino affaccia su una spettacolare vista davanti al monte della Faggiola appartenuto al Conte Uguccione di cui parla Dante nella Divina Commedia. Proprio nel giardino infatti si trova il mezzo busto del Conte. La curiosità che però più ci ha affascinato è quella riguardante lo scrittore Umberto Eco. Nel 1976 il professore bolognese acquistò una casa padronale, per un periodo anche proprietà dei gesuiti.
La fece ristrutturare e ne fece il suo buen ritiro. Il celebre libro ‘ Il nome della Rosa’ lo ha scritto proprio qui e non stupisce, girando per il borgo di Montecerignone, ritrovare le stesse suggestive e misteriose atmosfere rappresentate nel capolavoro di Eco. L’edificio è ancora di proprietà della famiglia Eco che prosegue l’abitudine di soggiornarvi per lunghi periodi.

Giardino Pensile della Rocca

Busto del Conte Uguccione

Montecerignone è bella in ogni stagione. Se si visita in Luglio però sarà possibile immergersi nelle atmosfere medievali che vengono rievocate durante il palio dell’uovo Mons Cerignonis.
Infine non può mancare un accenno su dove mangiare cibo casalingo della tradizione. Noi siamo stati da Osteria Clementina nell’omonima piazza. Tagliatelle al ragù arrosti e piadina in un piccolo ambiente in pietra medievale per dimenticare completamente il caos e lo stress della città.

Rievocazione Mons Cerignonis

Osteria Clementina

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