… come non innamorarsi di Portofino?

Portofino.

Le case color pastello che si affacciano in cerchio sulla piazzetta, il sagrato con risseu bianco e nero della chiesa di San Giorgio, le scogliere a picco sul mare, i velieri e le barche che attraccano sul molo: tutto questo- e molto altro- ha consacrato Portofino uno dei borghi più amati della Liguria.

Una bellezza senza tempo che già nel 1889 incantava lo scrittore Guy de Maupassant che scriveva:

“Ed ecco, all’improvviso, scoprirsi un’insenatura nascosta, di ulivi e castani. Un piccolo villaggio, Portofino, si allarga come un arco di luna attorno a questo calmo bacino. Attraversiamo lentamente lo stretto passaggio che unisce al mare questo magnifico porto naturale, e ci addentriamo verso l’anfiteatro delle case, circondate da un bosco di un verde possente e fresco, e tutto si riflette nello specchio delle acque tranquille, ove sembrano dormire alcune barche da pesca”. 

Parole pensate e scritte più di un secolo fa ma che appaiono ancora vere e attuali. Ma Guy de Maupassant non è l’unico personaggio noto a essersi invaghito della Portofino dei tempi passati. Tra “gli innamorati di Portofino” c’è anche il console inglese Montague Yeats Brown che a metà Ottocento raggiunge il borgo ligure a bordo del suo vascello Black Tulip.

Il diplomatico resta particolarmente colpito da un castello ormai abbandonato arroccato sulla collina e utilizzato sin dall’antichità per scopi difensivi, tanto da decidersi di acquistarlo nel 1867 per la cifra di 7000 lire. Sir Brown incarica l’architetto Alfredo d’Andrade e l’ingegnere Pietro Tamburelli di occuparsi del restauro della struttura che viene trasformata in una confortevole residenza privata senza tuttavia alterare la sua forma originale.

Il castello, dal 1961 proprietà del comune di Portofino, è attualmente accessibile al pubblico e rapisce il visitatore per la sua eleganza e il suo fascino.

Suggestiva la scala che conduce al piano superiore: ricoperta dai cosiddetti “laggioni”, maioliche molto diffuse in Liguria nei rivestimenti delle pareti, secondo un’usanza proveniente dalle aree del Mediterraneo e dal mondo arabo.

La residenza è circondata da un giardino mediterraneo ricco di fiori, roseti e pergolati.

Dal terrazzo principale e dalle finestre si gode di una vista unica sul borgo di Portofino e sul golfo del Tigullio.

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