“Faccio cose, vedo gente” – è stata proprio la frase cult di Nanni Moretti a darmi l’idea di creare la pagina Facebook “Facendo Cose a Cagliari”, perché in quella frase io mi ci sono ritrovata, e ho ritrovato anche i miei concittadini.

A noi cagliaritani piace andare in giro per la città, ci piace incontrarci, scambiare due chiacchiere e bere qualcosa. E ci piace coniugare i verbi al gerundio quando parliamo, ecco come nasce la pagina.

Sono Sonia Carta, a Cagliari ci vivo da 44 anni, sono mamma e mi occupo di formazione professionale. Facendo Cose a Cagliari nasce ad Ottobre del 2017. Oggi conta oltre 20 mila followers ed è diventata una vera e propria squadra, infatti da quest’estate si sono uniti a me anche Nicola Montixi, Gian Marco Tocco e Francesco Congiu, e insieme abbiamo dato vita al sito www.facendocoseacagliari.com che quotidianamente aggiorniamo con notizie o curiosità che ci vengono segnalate o che noi stessi scopriamo. Da qualche mese sono nate anche nuove collaborazioni, come il progetto “Facendo Cose di moda e di bellezza” con la mia super spalla femminile Alessandra Margi o i tour per la città in stile “curiosiamo tra i quartieri” con la guida Fabio Brundu. Cagliari è una città di colori, di profumi e di stati d’animo.

Carlo Muscas

Se Cagliari fosse una stagione sarebbe la primavera, come le jacarande dai fiori viola intenso che d’estate formano un vero e proprio tappeto sul Largo Carlo Felice, il grande viale che dal porto si arrampica fino alla Piazza Yenne, ottima postazione per un aperitivo o un dopocena, ma non prima di aver fatto una pausa al “Caffè Svizzero”, locale storico dove si respira ancora un’atmosfera di altri tempi. Davanti a Piazza Yenne la statua del Re Carlo Felice indica con il suo braccio Via Manno, definita la Via dello shopping, mentre sull’altro lato, c’è il Corso Vittorio Emanuele, luogo ideale per prolungare la serata tra un localino, un ristorante e un wine bar. Qui vi consiglio la tipica birreria “Brew bay house”, un birrificio artigianale, con specialità sarde (culurgiones e carne).

Attraversando la piazza ci dirigiamo verso Via Azuni dove troviamo, maestosa e imponente, la Chiesa di Sant’Anna e la sua imponente scalinata, ottimo sfondo per selfies dalla prospettiva un po’ diversa dal solito. Questa chiesa è anche legata a un noto modo di dire cagliaritano “Sa Fabbrica de Sant’Anna” – la fabbrica di Sant’Anna – modo di dire che lascia intuire come i lavori di ristrutturazione della chiesa non avessero propriamente rispettato la tabella di marcia iniziale. Siamo nel cuore di Stampace, e poco più avanti si trovano la chiesa e il carcere di Sant’Efisio, il martire che viene festeggiato ogni primo Maggio con una processione tra il sacro e il profano che vede sfilare carri addobbati a festa e centinaia di persone provenienti da tutta la Sardegna indossando gli antichi abiti tradizionali in un tripudio di fogge e colori. Qui a Stampace troviamo il mercato civico Santa Chiara è il più antico dei mercati civici cagliaritani. Il mercato, nel quale operano una decina di box: quello della carne, pesce, verdura,  è stato trasformato in un Mercato turistico, oggi è diventato un polo di degustazione dei prodotti enogastronomici di qualità, grazie al ristorante che si trova all’interno “Santa Chiara ristorante Banco e cucina”. Se Cagliari fosse un libro, sfogliandolo si potrebbe leggere la storia degli abitanti del quartiere di Castello che hanno vissuto qui sin dai tempi del XIII secolo. E’ infatti il più antico dei quattro quartieri storici (gli altri sono appunto Stampace, la Marina e Villanova) e sorge su uno dei sette colli cittadini.

Passeggiare tra le sue vie significa tornare indietro nel tempo, e non occorre molta immaginazione per vedere come erano un tempo i vecchi vicoli e le stradine, ora abbellite da vasi di fiori, prima fra tutte Via Stretta, oggi trasformata in un vero e proprio mini-giardino urbano. A dare a Castello l’aspetto di un vero e proprio museo all’aperto sono però le tracce di una stratificazione di ere: le torri che un tempo sorvegliavano le mura della città, la Torre di San Pancrazio, dell’Elefante e dei Leoni, la Cattedrale di Santa Maria, il palazzo Viceregio.

Vi consiglio di “perdervi” nelle tante stradine che salgono, scendono e si incontrano. Un tempo qui c’erano molte botteghe artigiane, oggi il quartiere segue il destino comune a molte aree storiche che vanno spopolando, quartieri che perdono le loro botteghe e i loro abitanti storici per lasciare posto ad affitti per turisti.

Un altro consiglio è quello di visitare “La Bottega delle meraviglie” di Biba in Via Lamarmora 82/84, un negozio che offre un percorso nel tempo, con mobili antichi e cassettoni pieni di pizzi, merletti, bijoux, accessori d’abbigliamento e oggetti unici. Un vero e proprio old curiosity shop dove perdersi e dove il tempo si è veramente fermato.

Proseguendo per Via Lamarmora raggiungete il Bastione di St Remy per godervi dall’alto la città e  il famoso “tramonto Cagliaritano”, e con un po’ di fortuna verrete anche salutati dal volo dei fenicotteri rosa che tornano allo stagno.

Se Cagliari fosse una sensazione sarebbe la “serenità” che si respira nel quartiere di Villanova, con case dai colorate che ricordano un po’  Notting Hill, e lampioni che fanno pensare a Montmartre, ma con un’impronta che è tutta cagliaritana, fatta di abitanti che ornano le strade di fiori e piante in una vera e propria gara di bravura, e dove ogni ora viene segnata dal campanile colorato della chiesa di San Giacomo. Se Cagliari fosse un piatto culinario sarebbe “sa burrida” piatto freddo realizzato con il gattuccio di mare e ricoperto con una salsa acetosa e noci sgusciate e tritate. C’è un quartiere a Cagliari, quello della Marina, che è una grande cucina a cielo aperto, con tavoli e sedie posizionato in tutte le stradine. Qui, oltre alla tipica cucina “casteddaia”, potete trovare cucine di varie etnie.

Carlo Muscas

Se Cagliari fosse un profumo sarebbe quello della salsedine del mare. A 10 minuti dal centro città c’è la spiaggia del Poetto, 12 km di sabbia che si estendono dalla Sella del Diavolo sino al Litorale di Quartu. Orgoglio dei cagliaritani che la visitano non solo d’estate ma, grazie al clima spettacolare, godibile tutto l’anno per lunghe passeggiate o pedalate e corse nelle apposite piste. Immancabile la sosta in uno dei numerosi chioschi, per un caffè, un aperitivo o un pranzo in riva al mare.

Se Cagliari fosse un colore sarebbe il rosa dei fenicotteri del Parco naturale regionale Molentargius-Saline, “Sa genti arrubia” – la gente rossa – come vengono chiamati da noi cagliaritani. Uno dei periodi dell’anno più emozionanti in cui osservare i fenicotteri rosa in Sardegna sono le prime settimane di giugno, quando questi bellissimi volatili cominciano a nidificare nelle loro aree protette. Cagliari è l’unica città al mondo dove i fenicotteri rosa nidificano in modo stabile, e la vista delle macchie intense di colore in uno degli stagni che circondano la città è uno spettacolo indimenticabile.

Il mio consiglio è quello di trascorrere un’intera giornata dentro il parco, che può essere visitato anche in bicicletta. Per informazioni o prenotazioni delle visite guidate è sufficiente contattare l’Infopoint situato al piano terra dell’Edificio “Sali Scelti”, telefonando al numero: +39 070 379191. Infine se siete alla ricerca di qualcosa di diverso, di qualcosa veramente esperienziale e lontano dai rumori, vi consiglio la visita al quartiere Sant’Elia con la guida “Non Turismo” di Ediciclo Editore, dove oltre ai racconti sul luogo e i suoi abitanti potrete fare un’esperienza sensoriale ascoltando i podcast creati espressamente per accompagnare il visitatore alla scoperta di una realtà audio aumentata. A Maggio 2021 sarà disponibile anche una guida Non Turismo per il quartiere Giorgino con il suo Villaggio Pescatori.Grazie alla app gratuita Loquis è possibile ascoltare gli audio e catapultarsi  in questi meravigliosi posti, respirando le storie e le tradizioni delle persone che vivono qui. Se Cagliari fosse la frase finale di un libro sarebbe: “Cagliari è Isola… lontananza sospesa nel vento che apre cuore e mente, avamposto di nuove scoperte” cit Barbara della Notte. Lasciando Cagliari in nave, l’occhio può ancora godere dei colori della città, con un favoloso Skyline.

Carlo Muscas

Vi aspettiamo a Cagliari e nel frattempo seguiteci sui nostri canali social per rimanere sempre informati, su cosa succede qui. Io vi suggerisco di  “Fare sempre cose” che sta diventando una philosophy of life, un atteggiamento generale di vivere la vita soprattutto in questo periodo di grande stravolgimento sociale.

A Cagliari con questo look

Sonia Carta

Sonia Carta, vive a Cagliari da 44 anni, é mamma e si occupo di formazione professionale. Facendo Cose a Cagliari nasce ad Ottobre del 2017. Oggi conta oltre 20 mila followers ed è diventata una vera e propria squadra, infatti da quest’estate si sono uniti a lei anche Nicola Montini, Gian Marco Tocco e Francesco Congiu, e insieme hanno dato vita al sito www.facendocoseacagliari.com che quotidianamente aggiornano con notizie o curiosità che gli segnalate o che loro stessi scoprono.

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