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Oggi vi portiamo nelle Marche e più precisamente a Recanati, la città della poesia, dell’arte, della storia, della musica e di tanto altro. Recanati è, come viene definita, la “Città del Buon Vivere”.

Situata nel cuore della regione Marche, in provincia di Macerata, a soli 30 minuti da Ancona, Recanati si trova a 296 metri dal mare, nell’affascinante scenario della Riviera del Conero.

Storicamente Recanati sorge dall’unione di diversi castelli feudali, attorno ai quali, durante il medioevo, vivevano gli abitanti. Nel 1100, tre di questi castelli, decisero di unirsi dando vita al Comune di Recanati.

Recanati è uno di quei luoghi dove rimane indissolubile il ricordo di un uomo, quello del grande poeta Giacomo Leopardi. Le colline, le piazze, le strade, persino il silenzio ci parlano di lui. E quando visitiamo Recanati, non possiamo percorrere le sue vie, senza che ogni scorcio ci ricordi i suoi versi. Pezzi di poesia ovunque. Frammenti preziosi delle sue opere più belle sono riportati sui muri, sulle porte, sotto le finestre.

Recanati è la città dell’Infinito e quando si è a Recanati non si può non restare affascinati dai luoghi del poeta Giacomo Leopardi.

Casa di Leopardi è un luogo segreto che ha tante storie da raccontare sul poeta. Entrando nella casa del poeta, entriamo in un tempo che non è il nostro, eppure sentiamo che in qualche modo, quel tempo, ci appartiene. La casa di Leopardi è ancora abitata dai suoi eredi, perciò non visitabile completamente, ma è visitabile la Biblioteca che contiene più di 20.000 libri, patrimonio aumentato nel corso del tempo da Monaldo Leopardi. Anche il giardino retrostante il palazzo apparteneva alla famiglia Leopardi, e oggi è sede del Centro Mondiale della Poesia.

Affacciandosi dalle finestre della Biblioteca di Casa Leopardi è emozionante vedere la Casa di Silvia (Teresa Fattorini). La figlia del cocchiere di casa Leopardi che ha ispirato una delle più belle poesie del poeta. Il simbolo della giovinezza e dei sogni stroncati.

Sia Casa Leopardi e sia la casa di Silvia si affacciano sulla piazzuola del Sabato del Villaggio dove è stata ambientata la poesia “Il sabato del villaggio”.

Seguendo un viale davanti alla piazzetta, si arriva al Colle dell’Infinito, il più famoso colle della poesia italiana. Siamo sulla sommità del Monte Tabor, sull’ermo colle da cui è possibile perdersi nell’incanto delle colline circostanti. Oggi questo colle è un parco, e attraversando un sentiero, si giunge al punto in cui il poeta si trovò a comporre la celebre lirica “l’Infinito”.

Ritornando alla piazzuola del Sabato del Villaggio, proseguiamo su Via Roma, per arrivare al centro della città (raccomandabili sono anche le vie laterali perché sono la fine del mondo!). Su questa via si trovano negozi di abbigliamento, antiquariato, bar e caffetterie.

 

Una chicca speciale per gli amanti dello shopping è la Sartoria Latini www.sartorialatini.com . Situata in via Roma nr. 50, all’interno di un palazzo signorile del 1500, Sartoria Latini si erge su 2 piani.  Al primo superiore, l’atelier di Nazareno Latini, per tutti Nenè, che dagli inizi degli anni ’60 realizza abiti fatti a mano dai tessuti pregiati e scelti con cura, di un’eleganza di altri tempi, assolutamente unici e inimitabili. Al piano inferiore Lucia, la figlia di Nene’, realizza con eccellenza tecnica e tradizione artigianale borse e accessori dai pellami preziosi e raffinati, dando così vita a delle vere e proprie opere d’arte. Dunque, tra i vecchi tavoli da lavoro dell’atelier di Via Roma viene ancora fatto tutto “a mano” e l’atmosfera che si respira è quella delle antiche botteghe artigiane.

 

Proseguendo sempre su Via Roma, lungo la strada, si trova il complesso di S. Agostino. Qui potete trovare la chiesa della fine del ‘200 dove al suo interno sono custoditi importanti affreschi del ‘400 e la Torre campanaria resa celebre dalla famosa poesia che ha ispirato il poeta: “Il Passero Solitario”.

Ma Recanati non è solo poesia. Infatti, proseguendo verso il centro, lungo Via Cavour, si trova il Teatro Giuseppe Persiani uno dei più bei teatri storici delle Marche costruito nel 1840 su disegno di Tommaso Brandoni. Nella “Sala dei Trenta”, è ospitato il Museo Beniamino Gigli dedicato all’omonimo tenore, uno dei più grandi tenori di tutti i tempi. Eh sì, non tutti lo sanno, ma Recanati ha dato i natali anche ad una delle voci d’opera più importanti del ‘900. Entrare qua è come entrare nel mondo della lirica e del teatro.

Beatrice Menghini

Da oltre 15 anni lavora nel settore della consulenza moda per accessori in pelle di alto livello per marchi nazionali ed internazionali. E’ laureata in lingue e letterature straniere moderne all’Università di Macerata e vive a Recanati, nelle Marche.

E’ appassionata di moda e di buona cucina. Ama la lettura, lo sci e la montagna.

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